HO MASTICATO UNA RADICE GRONDANTE SUGO
DI CAZZO e RAMPICAVO NELL'INDIVIA TREMOLANTE
DELLA FIGA cincischiando col rivolo del frenulo
pendulo dell'edera di MADRE MATURA
OCCHIBELLI GORGHEGGIAVA DI FRECCIATE AROMALI
DEI SUOI PELI PROFUMATI COME SPERMIDI SOFFIONI
NEL MIO VENTRE INFOCOLATO DA ALVEARI e RIMATORI
SPUNZECCHIAR DI API SGRILLETTATE A CONFETTARE
LE VIE PIÙ SECRETE TRA IL FOGLIAME CREPITANTE
E L'ETERE DEL LETE
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